Ciao, bentornato su Fire Pills! La scorsa settimana abbiamo parlato delle classi di fuoco qui, che si differenziano a seconda della tipologia di incendio da spegnere. Oggi aggiungiamo un altra informazione importante che riguarda i tipi di estintore che ci sono in commercio: si differenziano, oltre che per la capacità espressa in kg o L, anche per la tipologia di estinguente che contengono. Sicuramente ne avete sentito parlare: polvere, schiuma, CO2...ma cosa significa? Che differenza c'è tra una tipologia e l'altra?
Lo scoprirete leggendo questo breve articolo!
La prima cosa da sapere è che gli estintori si dividono in due grandi famiglie:
- portatili, con una capacità che arriva fino a 20 kg. Questi modelli sono utilizzati in contesti a basso o medio rischio d'incendio: grazie al loro pronto utilizzo, è possibile fermare un principio d'incendio o domare un incendio di dimensioni contenute già avviato
- Carrellati, con capacità sempre maggiore a 25 Kg. Questi estintori vengono impiegati in situazioni potenzialmente ad alto rischio, potete trovarli negli aeroporti, nelle industrie chimiche, sulle piattaforme off-shore...
- Estintori a POLVERE --> la polvere estinguente può essere formata da solfato e fosfato di ammonio per incendi di classe A, B, C. oppure da composti salini per le classi di fuoco B e C. Prevalentemente, questo tipo di estintore si trova nella formula ABC, grazie all'elevata capacità di spegnimento di differenti tipologie (non a caso viene chiamata "polvere polivalente"). Lo spegnimento del principio d'incendio avviene per soffocamento - raffreddamento - inibizione chimica. Funziona molto bene per spegnere fuochi di tipo A (solidi), B (liquidi), C (gas) e D (metalli). E' particolarmente consigliato per uso domestico, sulle auto e per gli incendi derivanti da guasti di apparecchi elettrici.
- Estintori a CO2 --> l'anidride carbonica estinguente si presenta all'interno dell'estintore compressa e allo stato liquido. In caso di utilizzo, la valvola di sicurezza e il relativo pescante permettono la depressurizzazione della CO2, il cui getto si propaga grazie al diffusore a cono avvitato in cima all'erogatore. In questo caso lo spegnimento dell'incendio avviene per soffocamento e raffreddamento, senza lasciare residui: per questo motivo, sono l'ideale per apparecchiature delicate e di valore (anche elettriche), oltre che ai fuochi di classe A (solidi) e B (liquidi). Una precisazione: questi estintori funzionano con il principio di sostituzione dell'anidride carbonica all'ossigeno per soffocare l'incendio, quindi occorre prestare attenzione al rischio di asfissia durante l'utilizzo in luoghi chiusi. E' opportuno, una volta spento l'incendio, abbandonare la stanza ed arearla prima di utilizzarla nuovamente!
- Estintori a schiuma --> la schiuma estinguente è composta da una miscela di acqua, liquido schiumogeno additivo (AFF, da 1% a 10%) ed aria o altro gas inserte. L'erogatore è formato da un tubo con, all'estremità, una lancia con dei fori che permettono l'ingresso dell'aria: quando l'estintore entra in funzione, l'aria entra nei fori e, a contatto con il liquido, innesca la reazione che forma la schiuma.
Questa tipologia di estintore sfrutta il meccanismo di soffocamento e raffreddamento delle sostanze: la schiuma forma una sorta di "patina" che separa l'ossigeno dal fuoco soffocandolo. Gli estintori a schiuma sono consigliati per i fuochi di tipo A (solidi), B (liquidi) e F (oli minerali/alimentari): non dovrebbe stupirvi trovare estintori a schiuma nelle cucine dei ristoranti o nelle aziende agricole! Ovviamente, data la presenza d'acqua, è sconsigliato utilizzare questo estintore su apparecchi e quadri elettrici
Speriamo di avervi aiutato a capire meglio le differenze tra gli estintori in base alla tipologia di estinguente
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Oggi ci concentriamo sugli estintori portatili, che sono più comuni da trovare e da utilizzare nella vita di tutti i giorni, ma le tipologie di estinguente sono le stesse. Cominciamo!
Quanti tipi di estintori ci sono
Prima di rispondere a questa domanda va premesso che, dal punto di vista tecnico, le tipologie che andremo a vedere sono in realtà un po' più articolate: ad esempio, la tipologia "polvere" si suddivide in polvere bivalente e trivalente, a seconda della composizione chimica. Bene, tralasceremo questi particolari tecnici e ci concentreremo sulle macro-tipologie, per capirne le differenze principali.
Detto questo, a seconda dell'agente estinguente gli estintori si suddividono in: - Estintori a POLVERE --> la polvere estinguente può essere formata da solfato e fosfato di ammonio per incendi di classe A, B, C. oppure da composti salini per le classi di fuoco B e C. Prevalentemente, questo tipo di estintore si trova nella formula ABC, grazie all'elevata capacità di spegnimento di differenti tipologie (non a caso viene chiamata "polvere polivalente"). Lo spegnimento del principio d'incendio avviene per soffocamento - raffreddamento - inibizione chimica. Funziona molto bene per spegnere fuochi di tipo A (solidi), B (liquidi), C (gas) e D (metalli). E' particolarmente consigliato per uso domestico, sulle auto e per gli incendi derivanti da guasti di apparecchi elettrici.