Oggi vi raccontiamo come fare per smaltire un estintore esausto nella maniera corretta, rispettando la Legge e l'Ambiente!
Purtroppo dai fatti di cronaca emergono spesso episodi di smaltimento non conforme (o addirittura illegale) degli estintori , con questa guida vogliamo aiutarvi a fare chiarezza: buona lettura!
Innanzitutto bisogna premettere che gli estintori e tutte le parti che lo compongono non sono rifiuti normali: il Decreto Legge 152/2006 ed il DM 07/01/2005 prevedono "la dismissione e lo smaltimento sia degli estinguenti che degli elementi metallici e plastici che costituiscono un estintore".
Gli estintori esausti, quindi, devono essere trattati e smaltiti come rifiuti speciali, seguendo specifiche procedure che garantiscano la tutela sia dell'ambiente che della collettività. Tali procedure variano a seconda della tipologia di rifiuto speciale, ma iniziano tutte con l'attribuzione del codice CER: il C.E.R. (Catalogo Europeo dei Rifiuti) definisce le tipologie di rifiuto speciale, assegnando un codice specifico. Per quanto riguarda gli estintori, i codici utilizzati sono i seguenti:
- estintori a polvere portatili e carrellati ▶ Codice CER 160505
- manichette e naspi antincendio ▶ Codice CER 150106
- porte tagliafuoco e maniglioni antipanico ▶ Codice CER 170405.
- estintori a diossido di carbonio portatili e carrellati ▶ Codice CER 160505
- polvere estinguente da 1.000 Kg ▶ Codice CER 160509
- estintori a CO2 ▶ Codice CER 160505
- estintori halon, bombole di impianti di spegnimento automatico ▶ codice CER 160504* (dove * indica rifiuti speciali considerati "pericolosi")
- estintori a schiuma, carrellati e portatil; schiumogeni sintetici e proteinici derivanti da impianti di spegnimento ▶ Codice CER 160505
Considerando la natura e la pericolosità dei componenti che costituiscono l'estintore, il ritiro e lo smaltimento possono essere effettuati esclusivamente da aziende specializzate, in possesso di tutte le regolari autorizzazioni. L'attività di raccolta e smaltimento comporta una enorme responsabilità da parte degli operatori, ne va dell'ambiente e della salute di tutti noi: è per questo che il Legislatore ha previsto sanzioni severe e l'attribuzione di responsabilità sia civile che penale in caso di smaltimento errato o fraudolento.
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